Tutto il sapore degli Appennini
Le pappardelle ai funghi sono un piatto che si trova in un po’ tutte le regioni d’Italia, o almeno in quelle attraversate dagli Appennini, il sistema montuoso lungo più di 1200 km che taglia come un arco praticamente tutta la penisola. I boschi tipici di questa catena di montagne sono infatti l’habitat perfetto per il fungo, che nel tempo è diventato un vero e proprio alimento tradizionale della cucina locale.
Specialmente se porcino, il fungo, in Toscana, è osannato a tal punto che esistono i “fungaioli”, gruppi di persone che vanno a cercare i funghi nei boschi, i quali tengono segreti i migliori luoghi di raccolta e li tramando solo di adepto in adepto per tradizione orale.
Quella che vedremo oggi è la ricetta originale delle pappardelle ai funghi, che è da prepararsi solo ed esclusivamente con porcini freschi. Ad ogni modo la cosa non deve spaventare (si sa, i porcini non sono sempre facili da reperire), perché oggigiorno la si trova comunemente realizzata anche con funghi misti, perfino quelli congelati. Il risultato sarà sicuramente meno intenso ma comunque decisamente interessante.
Ingredienti
500 gr / Funghi porcini
400 gr / Pappardelle all’uovo
50 gr / Burro
1/ Bicchiere di vino bianco
2 / Spicchi d’aglio
q.b. / Sale
q.b. / Prezzemolo
q.b. / Olio evo
q.b. / Pepe nero
q.b. / peperoncino
q.b. / nipitella
Procedimento
- Per prima cosa vanno puliti attentamente i funghi, quindi prendete un canovaccio inumidito e strofinateli, poi raschiate il gambo con un coltello affilato. Mai, per nessun motivo, dovete lavare i porcini (o qualsiasi altro fungo) sotto l’acqua, altrimenti diventano spugnosi e ingestibili. Dopodiché tagliateli a listarelle fini e metteteli da parte.
- Pelate e schiacciate i due spicchi d’aglio, poi prendete una padella capiente e mettetela sul fuoco. Versate quindi il burro e fatelo sciogliere, solo dopo aggiungete un filo di olio extra vergine di oliva, l’aglio e il peperoncino. Attendete ancora qualche minuto e poi aggiungete anche i funghi precedentemente tagliati. Lasciate soffriggere per un paio di minuti poi versate un bicchiere di vino bianco, coprite e abbassate il fuoco da medio a dolce.
- Nel frattempo prendete una pentola piena d’acqua e mettetela a bollire. Quindi sminuzzate il prezzemolo e mettetelo da parte. Non appena il sugo sarà pronto toglietelo dal fuoco, versate il prezzemolo, mescolate e ricoprite la padella di modo che resti calda.
- Quando l’acqua bolle versate prima il sale, poi un filo di olio extra vergine di oliva e, infine, le pappardelle. L’aggiunta dell’olio di oliva in questa fase è un trucco del mestiere: in questo modo le pappardelle eviteranno di attaccarsi tra loro durante la cottura.
- Attendete quindi il tempo che si cuociano, all’incirca tra i quattro e gli otto minuti, a seconda del tipo di pappardella scelta: le fresche, che solitamente si trovano nei frigoriferi dei supermercati, o le secche, reperibili invece insieme a tutte le altre tipologie di pasta all’uovo nel corridoio apposito.
- Passato il tempo di cottura scolate le tagliatelle avendo cura di salvare un po’ dell’acqua usata. Poi riversatele direttamente nella padella col sugo, accendete nuovamente il fuoco, aggiungete l’acqua di cottura salvata e fate saltare a fuoco vivo per almeno cinque minuti (o finché l’acqua non si sarà riassorbita del tutto e il sugo sarà ben amalgamato). Guarnite con nipitella e servire caldi fumanti. Buon appetito!
Lo sapevi che..
Questo piatto, come molti altri della cucina toscana, affonda le sue radici nel tardo medio evo. La pasta con cui è realizzato, la Pappardella, è un tipo di pasta all’uovo di origine toscana ed estremamente famosa in tutta Italia. Si pensi, infatti, che il termine Pappardella (dal toscano pappare) lo si trova usato per intendere “strisce larghe di pasta all’uovo” perfino nel Decamerone di Boccaccio.
La Pappardella, però, non è da confondersi con la cugina Tagliatella. Le seconde infatti sono di origine emiliana e sono decisamente più strette; se le tagliatelle sono larghe circa 6/7 mm, le pappardelle lo sono invece di 12/13 mm. Quasi il doppio praticamente. Oltre ai funghi, altri condimenti tradizionali per questo tipo di pasta all’uovo sono il ragù, o il sugo di lepre.