Polpette di tonno con patate

PORZIONI: 4 persone

CALORIE: 123 kcal per 100 gr

DIFFICOLTÀ: Facile

Tutto il sapore della Sicilia

Le polpette di tonno sono un piatto tipico della cucina tradizionale Siciliana. Terra di mare e di storia millenaria, questa regione ha una cucina estremamente variegata, ma di stampo povero. Ne è un esempio questo piatto, dove i pochi e semplici ingredienti vengono sapientemente lavorati per creare un tripudio di gusto e sapore. Il segreto, come sempre, infatti, sta nella qualità, che imposta le basi per la riuscita della pietanza finale.

Rotonde e dal sapore fresco e stuzzicante, queste piccole palline danno il loro meglio come antipasto, ad esempio per una cena di pesce, ma sono altrettanto amate anche come secondo o semplice spuntino. Sono un piatto talmente amato che viene riproposto in più versioni lungo tutto il Paese: c’è quella con l’aggiunta di ricotta, ad esempio, oppure quella con le patate o ancora con i pinoli. Possono anche essere cotte in modo diverso: fritte, al forno (per una versione light) oppure semplicemente in padella con un po’ di olio di oliva. Noi abbiamo scelto di rendere omaggio alla versione con le patate, storicamente preparata in tutta la Sicilia, aggiungendo qualche tocco in più, maionese ed erba cipollina, per aggiungere quel nonsoché di piccante al piatto. Dopotutto, chi può resistere a una fragrante polpettina di tonno? Semplicemente una tira l’altra.

Preparazione: 25 min

Cottura: 20 min

Tempo totale: 45 min

Ingredienti

500 gr / Tonno fresco
200 gr / Patate lesse
1 / Uovo
80 gr / Pane fermo (o pancarré)
1 / Ciuffo di prezzemolo
30 gr / Parmigiano reggiano grattugiato
4/ cucchiai di pangrattato (2 per l’impasto e 2 per l’impanatura)
q.b. / Sale fino
q.b. / Farina
q.b. / Pepe nero
q. b / Olio di semi per friggere
q. b / maionese
q. b / erba cipollina

Procedimento

  1. Per prima cosa lessate le patate. Poi tagliate il tonno e mettetelo nel mixer per tritarlo e ridurlo in poltiglia, una poltiglia che però non deve essere troppo fine. Se si sceglie di usare il tonno in scatola, prima di tritarlo è opportuno ricordarsi di scolarlo, va quindi calcolato un tempo aggiuntivo.
  2. Tagliate finemente il prezzemolo, poi prendete poi una ciotola capiente e versateci dentro il prezzemolo e il tonno tritati e tutti gli altri ingredienti: i due cucchiai di pangrattato, l’uovo, il pane fermo e il parmigiano grattugiato. A questo punto aggiungete anche le patate sbucciate (che si saranno lessate) e amalgamate bene il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo.
  3. Preparate quindi un piatto con il restante pangrattato e la farina, inumidite le mani e con queste formate poi delle palline rotonde del diametro di circa 3 centimetri, stando attenti a non usare porzioni di impasto troppo grandi. Attenzione: la grandezza della polpetta è cruciale per la buona riuscita del piatto. Se saranno troppo piccole si bruceranno, se saranno troppo grandi, invece, non faranno in tempo a cuocersi.
  4. Passate adesso le polpette nel piatto con pangrattato e farina, così da creare una sorta di rivestimento coeso e compatto, e lasciatele asciugare a temperatura ambiente per circa 10 minuti.
  5. Trascorso il tempo di riposo passate nuovamente le polpette nel mix di pangrattato e farina, poi prendete una pentola capiente, versateci l’olio di semi e mettetela su un fuoco vivace. Portate ad alta temperatura e friggete, un po’ alla volta, le polpette di tonno. Il tempo di frittura di ogni mandata dovrebbe essere intorno ai 3/4 minuti.
  6. Una volta che vedrete le polpette dorarsi, preparate un piatto con sopra della carta assorbente e poi accingetevi a toglierle dal fuoco scolandole con l’aiuto di un mestolo forato e facendo estrema attenzione a sgocciolarle a dovere: meno olio resta sulla polpetta e meglio è. Posatele quindi sulla carta preparata così da assorbire l’unto in eccesso, poi passatele su un vassoio pulito, guarnitele con maionese ed erba cipollina e servitele ben calde. Buon appetito!

Curiosità

Da che mondo è mondo l’uomo si è sempre cibato del pesce. Questo piatto ha quindi sicuramente origini antichissime, solo che il termine con cui lo si chiama, polpetta, ha fatto il suo ingresso nella nostra lingua soltanto del 15° secolo, per cui non si sa come venisse chiamato prima di allora. Ad ogni modo, da quel momento il termine polpetta è sempre stato utilizzato per indicare proprio delle piccole palline di carne ripiene, da intendere quasi come dei bocconcini. Inoltre, anche l’etimologia stessa del nome non è tuttora chiara: studi accademici affermano che derivi dal termine polpa, usato solitamente per identificare, appunto, la carne morbida e tenera, ma di questo non vi è certezza.

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